Le società di telecomunicazioni odierne stanno implementando risorse di Edge computing su tutte le loro reti, in volumi e a velocità indicative dell’urgenza di un settore che tenta di accaparrarsi ogni parte di una torta molto grande e ricca. Nel 2022 le entrate legate al 5G aumenteranno di circa il 39% raggiungendo i 19,1 miliardi di dollari, mentre procediamo verso lo sblocco di una produzione economica totale prevista di 12,3 trilioni di dollari entro il 2035. La gara consiste nell’implementare queste reti, e il premio è molto allettante.
Le reti 5G possono essere fino al 500% più veloci rispetto alle reti 4G e sono in grado di supportare un aumento della potenza di traffico pari a 100 volte: si tratta di miglioramenti sostanziali che richiedono modifiche fondamentali alle architetture di rete. L’Edge computing è fondamentale per realizzare questa promessa, poiché assicura funzionalità di elaborazione e archiviazione che eliminano i problemi di latenza di backhaul inerenti alla dipendenza da un data center centrale. Il settore sta investendo ogni anno 265 miliardi di dollari in CAPEX e R&S rivolti al 5G, gran parte dei quali nell’Edge computing.
L’urgenza è reale, ma implementare questi siti Edge in modo rapido ed economico comporta notevoli difficoltà. Per realizzare appieno il potenziale delle reti 5G, gli operatori hanno bisogno di centinaia, in alcuni casi di migliaia, di nuovi siti Edge, ma ogni sito è differente. L’area geografica, il clima, il carico di elaborazione e le richieste di potenza, oltre a una miriade di normative e linee guida locali e regionali, comportano specifiche sfide di architettura e ingegneria per ogni sito. È quindi comprensibile che gli operatori possano provare la sensazione di dover ‘reinventare la ruota’ a ogni implementazione Edge.
Questo è esattamente il problema che stiamo cercando di risolvere con l’introduzione di una serie di modelli di infrastruttura Edge progettati per semplificare e standardizzare la progettazione e l’implementazione di vari siti Edge, tra cui quelli che supportano le reti 5G. Questi modelli sono l’evoluzione naturale dei nostri archetipi Edge originali, i quali raggruppavano varie distribuzioni Edge per caso d’uso. La nuova ricerca fa un ulteriore passo avanti utilizzando gli input dei professionisti dell’industria di tutti i settori, compresi gli operatori di telecomunicazioni, per definire quattro modelli distinti per l’infrastruttura Edge odierna.
I quattro modelli sono Device Edge, Micro Edge, Distributed Edge Data Center e Regional Edge Data Center; ulteriori informazioni su ogni modello sono disponibili nel report che descrive la nostra ricerca.
Il settore delle telecomunicazioni è differente dalla maggior parte degli altri settori, poiché è contemporaneamente cliente dell’Edge computing e provider di strutture Edge. In qualità di clienti, le società di telecomunicazioni utilizzano i modelli Micro Edge o Distributed Edge Data Center per eseguire le proprie funzioni di rete interne. In veste di provider, esse investono nel modello Distributed Edge Data Center e offrono questa risorsa ai propri clienti tramite modelli di colocation o partnership cloud pubbliche, e offrendo la propria infrastruttura come servizio (Infrastructure-as-a-Service, IaaS).
Inoltre, le società di telecomunicazioni stanno sfruttando i provider di cloud per soddisfare le proprie esigenze di standardizzazione di infrastrutture e apparecchiature. Anche le aziende produttrici di torri e i provider di colocation sono coinvolti: lavorano con e per gli operatori di telecomunicazioni per capire come procedere all’implementazione per gli operatori sia come partner che come potenziali provider. Si tratta di un panorama complesso e in continua evoluzione e molti di questi potenziali partner aggiungono un componente Regional Edge Data Center al mix di rete.
Le società di telecomunicazioni possono utilizzare questi modelli per iniziare a implementare immediatamente ogni nuovo Edge, potendo così abbinare i propri siti al modello giusto in modo rapido e semplice. In questo modo vengono realizzate estese operazioni di design e architettura, mentre le personalizzazioni necessarie possono essere apportate rapidamente e in parallelo ad altre attività. Invece di 1.000 progetti differenti, gli operatori possono concentrarsi su uno o due modelli di infrastruttura Edge e facilitare l’ordine e l’implementazione iniziali e semplificare e uniformare il servizio futuro tra i siti.
I modelli offrono valore in tutti settori, ma affrontano chiaramente alcuni dei principali ostacoli che gli operatori di telecomunicazione stanno incontrando nell’implementazione del 5G, ovvero la mancanza di familiarità con i sistemi IT, le lente tempistiche di pianificazione e implementazione e l’elevato costo di personalizzazione. Essi consentono il tipo di standardizzazione personalizzata che gli operatori di telecomunicazioni desiderano e rappresentano uno dei progressi più significativi nell’Edge computing dall’inizio della rivoluzione dell’Edge.
Ci piacerebbe ascoltare le opinioni di coloro che operano nel settore delle telecomunicazioni. Quale modello si applica meglio alle tue implementazioni Edge e come utilizzeresti questi modelli per semplificare il lancio del 5G?
