Oggi, più di 18 milioni di server sono utilizzati in oltre 2.500 data center in tutto il mondo per supportare tutto, dalla nostra economia globale alla nostra forza lavoro sempre più da remoto. Si riscontra una domanda crescente di e-commerce, intelligenza artificiale, video in streaming, realtà virtuale e realtà aumentata, sistemi intelligenti e analisi dei Big Data, quindi possiamo aspettarci che questi numeri aumentino notevolmente. Con questa domanda senza precedenti di servizi digitali, i data center sono ormai essenziali quanto le utenze pubbliche come l’energia elettrica, il gas e l’acqua.
Anche se si parla poco del ruolo fondamentale che i data center ricoprono nella nostra società, non possiamo ignorare il loro impatto sul consumo di risorse e di energia. Per gli operatori, i proprietari e i progettisti di data center che desiderano ridurre l’impronta di carbonio o fissare obiettivi più elevati in termini di prestazioni e sostenibilità, Vertiv ha presentato la sua Guida alla sostenibilità dei data center, che offre una serie di best practice, misure di riduzione dell’impatto ambientale e tecnologie emergenti per aiutare il settore a muoversi verso operazioni “carbon neutral”. Di seguito riportiamo alcuni punti salienti della guida.
Il settore risponde alle richieste di miglioramento degli obiettivi di sostenibilità
Solo nel 2020 i data center hanno consumato tra 200 e 250 terawattora (TWh) di energia elettrica, equivalenti a quasi l’1% della domanda globale, generando lo 0,3% delle emissioni globali di anidride carbonica (CO2). Nello stesso anno, negli Stati Uniti i data center hanno consumato, secondo le stime, circa 658 miliardi di litri di acqua. Questi dati sul consumo dei data center hanno sollevato le preoccupazioni degli operatori del settore e del pubblico in generale.
Molti proprietari e operatori di data center hanno già avviato iniziative per migliorare l’efficienza e la sostenibilità, ma c’è ancora molto da fare. Questo movimento a livello di settore è stato condotto soprattutto dai grandi hyperscaler, che hanno fissato obiettivi ambiziosi per diventare carbon neutral o carbon negative. Apple e Google Cloud hanno raggiunto la neutralità di carbonio, intende raggiungerla entro il 2040 e Microsoft punta a diventare carbon negative entro il 2030. In Cina, anche le aziende tecnologiche Chindata, Alibaba, Tencent, GDS e Baidu stanno facendo progressi nella riduzione delle emissioni di carbonio derivanti dalle attività dei data center.
L’enorme richiesta di capacità dei data center e la crescente dipendenza dalla tecnologia rappresentano una sfida difficile per le organizzazioni che cercano di ridurre le proprie emissioni. Tuttavia, implementando tecnologie e strategie volte a ridurre l’impatto ambientale, le organizzazioni possono ridurre i costi operativi, aumentare la flessibilità finanziaria e ridurre il rischio di avere risorse inutilizzate e obsolete. Per saperne di più sulle sfide e sulle opportunità.
Tecnologie per aumentare l’efficienza dei data center
Negli ultimi anni il nostro settore ha introdotto diverse innovazioni destinate ad aiutare gli operatori dei data center a ottimizzare l’utilizzo delle risorse, massimizzare l’efficienza e ridurre le emissioni e il consumo di acqua. Di seguito proponiamo riportata una panoramica di alcune di queste tecnologie, secondo la guida:
• Gestione intelligente dell’alimentazione: Apparecchiature più intelligenti e nuovi controlli consentono agli operatori dei data center di ottimizzare l’utilizzo e migliorare l’efficienza dei sistemi di alimentazione necessari per alti livelli di disponibilità dei data center. Una delle strategie che abbiamo visto adottare dalle organizzazioni consiste nell’utilizzare la capacità di sovraccarico di alcuni sistemi UPS per gestire picchi di domanda brevi e poco frequenti anziché sovradimensionare le apparecchiature in base a tali picchi.
• Energia rinnovabile: L’energia rinnovabile può essere un ottimo strumento per ridurre le emissioni di carbonio. Sono numerosi i modi per sfruttare le fonti rinnovabili, tra cui accordi per piani di acquisto, certificati di energia rinnovabile e trasferimento dei carichi verso il cloud o strutture di colocation che si impegnano a evitare le emissioni di carbonio. Alcuni operatori stanno cercando opportunità per alimentare i data center con energia rinnovabile generata localmente, abbinando le fonti di energia rinnovabile con le celle a combustibile, i sistemi in grado di produrre idrogeno pulito da energia rinnovabile e i sistemi UPS con capacità di supporto dinamico della rete.
Primi passi per la strategia di sostenibilità dei data center
Per le organizzazioni che iniziano a pianificare gli obiettivi di efficienza e sostenibilità a lungo termine, intraprendere un percorso di questo tipo può essere scoraggiante. La guida di Vertiv però offre preziose indicazioni sui primi passi per ridurre l’impatto ambientale, tra cui:
• Definizione degli obiettivi: Come nel caso degli hyperscaler di cui sopra, sempre più operatori di data center stanno adottando obiettivi basati sulla visione del data center neutrale o stanno adottando diversi dei pilastri che compongono questa visione. Secondo la guida di Vertiv, un data center neutrale è di solito caratterizzato da:
• Zero sprechi: eliminazione delle inefficienze e massimizzazione dell’utilizzo nei sistemi dei data center.
• Zero emissioni di carbonio: eliminazione delle emissioni di carbonio derivanti dall’energia consumata dai data center.
• Zero sprechi di acqua: eliminazione della dipendenza dall’acqua per il funzionamento dei data center.
• Zero rifiuti: eliminazione dei rifiuti elettronici creati dal funzionamento dei data center.
• Definizione di framework e metriche: nello stabilire obiettivi misurabili per ridurre l’impatto ambientale, le emissioni sono spesso l’obiettivo principale. Il protocollo Greenhouse Gas fornisce dei framework globali completi e standardizzati che le organizzazioni del settore e i loro partner della catena di valore possono utilizzare per comprendere, aggregare, quantificare e ridurre le emissioni. Altre metriche che le organizzazioni possono utilizzare per monitorare gli obiettivi di sostenibilità sono l’efficienza del flusso d’aria, il fattore di utilizzo dell’economizzatore dell’aria, il risparmio di anidride carbonica e l’efficacia dell’utilizzo del carbonio. Altre metriche e altri framework sono disponibili online.
• Prioritizzare le opportunità: le organizzazioni che vogliono sviluppare un approccio alla sostenibilità possono iniziare valutando i sistemi di data center esistenti e assegnando le priorità alle opportunità in base agli obiettivi e alle tecnologie disponibili. Con il procedere dei piani gli operatori devono continuare a considerare prioritarie le soluzioni che consentono di raggiungere i livelli di continuità desiderati. Alcune priorità da considerare sono l’ottimizzazione dell’utilizzo delle risorse, la riduzione dell’utilizzo di acqua, il riutilizzo del calore nel data center e la riduzione dei rifiuti elettronici.
Il percorso verso un data center più sostenibile non prevede una sola strategia o tecnologia e, per la maggior parte delle organizzazioni, l’implementazione di questi cambiamenti non sarà semplice. Tuttavia, la riduzione dei costi, i progressi verso gli obiettivi aziendali, la minor dipendenza dalle utenze e il minore impatto ambientale che derivano da queste iniziative possono contribuire a creare valore significativo a lungo termine per le organizzazioni.
Ulteriori informazioni nella Guida alla sostenibilità dei data center di Vertiv completa.
